Quanto è duro e stressante il mestiere del barista

29/06/2015 11:58:00

Quanto è duro e stressante il mestiere del barista

La maggior parte dei bar inizia la sua attività il mattino fra le 05:00 e le 06:00 per servire i clienti che si recano al lavoro.
Al barista vengono spesso richiesti turni di lavoro molto lunghi e ciò contribuisce di per sé uno stress non da sottovalutare. Il barista è anche esposto  a ritmi di lavoro molto variabili, dai picchi negli orari di punta al niente o quasi niente lavoro nei tempi morti. Il barista deve mantenere la sua metodologia e disciplina di lavoro anche nei momenti di massima affluenza, in caso contrario la qualità del caffè espresso decade fortemente. Se poi analizziamo lo sforzo fisico vediamo le seguenti operazioni che richiedono uno sforzo non trascurabile e soprattutto ripetitivo:

  • pressatura caffè (circa 20 kg) ad ogni caffè
  • chiusura porta filtro (circa 5 kg) ad ogni caffè
  • apertura filtro dopo erogazione (circa 10 kg) ad ogni caffè
  • filtro/portafiltro da sbattere 2-3 volte sul battifondi dopo ogni estrazione. In questo caso non è tanto lo sforzo quanto il trauma ripetuto della mano e del polso

Battifondi, nuovo sistema elettrico
La soluzione tradizionale per eliminare il macinato usato dal filtro – portafiltro è di sbatterlo 2 o 3 volte su un cassetto “Battifondi” in versione da banco o da incasso.

Il nostro consiglio è di scegliere la nuova soluzione elettrica Pro-Fondi.
La soluzione Pro-Fondi ha i seguenti vantaggi:
-    elimina totalmente il trauma manuale ripetuto
-    niente più fastidiosi rumori da colpi sul battifondi
-    ottima pulizia del filtro – portafiltro e piano di lavoro
-    perfetta igiene e raccolta inodore dei fondi caffè

Il nostro consiglio: se non avete problemi a montarlo (spazio sotto al banco) vi consigliamo di farlo, i vostri baristi ve ne saranno grati.

Pressatura del macinato nel portafiltro
La giusta procedura operativa è di fare una prima pressatura leggera (circa 5 kg di pressione) e poi una seconda e definitiva pressatura con una forza di 20 kg. Questo sforzo è ripetitivo per ogni caffè.

Noi consigliamo pressini dinamometrici a leva pre-tarati.
In questo modo l’operatore fa meno sforzo e la pressatura è costante per tutti i caffè.
È fuori di qualsiasi ragionevole dubbio che il mestiere del barista (nella maggior parte dei casi svolto da personale femminile) sia un mestiere molto più stressante e faticoso di quanto si pensa.
La ripetitività degli sforzi è sempre degli stessi arti (braccio, mano destra o sinistra). È il motivo scatenante della malattia più frequente del barista: dolorosissime infiammazioni ai tendini con lunghi tempi di inabilità al lavoro.
L’esercente accorto e lungimirante sa che investire in attrezzatura che diminuiscono lo stress da affaticamento del personale è anche nel suo interesse. Potrà contare su personale più motivato, che produce una costante qualità del caffè, e spesso anche nelle ore di punta, e diminuirà le giornate di assenza per malattia.
I nostri consigli vanno in questa direzione e speriamo che li seguiate.